“raccolta firme”: voglia di cambiamento o continuità?

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Qualche giorno fa, riflettevamo ad alta voce sul perché cercare di farci promotori di un confronto su un profilo del “procedimento elettorale” che ha diretti riflessi sulla partecipazione del cittadino alla vita democratica della comunità all’interno della quale interagisce: la raccolta firme e la loro autenticazione.

Ed avevamo cominciato ad occuparcene in questo primo scorcio di 2017, in attesa del responso della Corte Costituzionale, perché il “confronto” sul tema ci era apparso …. lontano dai riflettori e dall’attenzione.

Ora, pur potendo apparire prematuro immaginare come sarà architettata la nuova “legge elettorale” (date le convenienze di alcuni partiti?!?!) al di là di slogan, sigle e nomignoli non pare che la brezza che spira lasci intravedere brizzi di cambiamento nel procedimento elettorale ed in particolare nella parte della raccolta firme. Anzi!

Quindi … rimbocchiamoci le maniche … e proseguiamo il Nostro impegno provando a coinvolgere altri “attori”. Chi ci sta ad accogliere il guanto della sfida … è benvenuto!

Intanto però, e prima di tutto, sciogliamo le “riserve” che avevamo anticipato lo scorso 20 gennaio pubblicando la seconda parte della intervista che Gabriele Maestri nei giorni scorsi ci avevamo permesso di registrare.
Voglia di cambiamento o di continuità?

 

PS

sperando non me ne voglia l’interessato per il ritardo sulla tempistica promessa …

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