Mazinga

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Mentre il PD del Piemonte traccheggia come al solito, minacciando le dimissioni di massa (ma facendo molta attenzione ai conti, perché la paura è quella di rimanere senza il posto e di doverlo lasciare a qualcun altro..), i governativi dell’altra sponda riescono, come al solito, a dimostrare molta maggior fantasia.

Lanciando accuse di irresponsabilità politica alla sinistra, irresponsabilmente continuano a governare un palazzo sempre più sull’orlo di una crisi nervosa (e non solo).

Certo hanno dalla loro la forza del “mal comune mezzo gaudio”, portandosi un bel personaggio come la Bresso a braccetto, una Bresso stranamente sorpresa dalle accuse ricevute.

Certo hanno dalla loro una situazione economica fallimentare, colpa delle gestioni allegre precedenti (ma non è sempre così? e colpa di chi c’era prima … mai una sola assunzione di responsabilità, solo assunzioni per avere più voti ..)

Ed allora che fare ?

Logorarsi in riunioni estenuanti, in cui cercare di trovare un modo di uscire dall’impasse ?

Inventarsi improbabili scuse da portare ai magistrati ?

No, meglio la solita tattica dell’annacquare, allontanare, aspettare.

Meglio un bel viaggetto, meglio ancora se a spese della Regione (lecito, accidenti, assolutamente lecito, per motivi di carattere strettamente istutuzionali).

Meglio andare a trovare Mazinga e i suoi emuli.

Chissà che non si possa stringere un accordo tra Torino, capitale del fumetto in Italia, e i corrispondenti disegnatori dell’altra metà del cielo.

I Manga sono un successo mondiale e potrebbe essere molto interessante intrecciare qualche accordo.

E poi siamo sicuri che il nostro governatore riuscirà a trovare qualche soluzione interessante.

Novemila chilometri sono la giusta distanza  per valutare con obiettività ogni situazione.

Siamo anzi così certi che sia la giusta distanza da invitare tutta la giunta regionale ad accordarsi a Cota.

Visitando il Giappone, terra di samurai e storie antiche, per molto, molto tempo.

Naturalmente, dimettendosi un attimo prima di partire.

 

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